Il museo etnografico “A l’Alboron” nasce da un’idea della Giunta Comunale di Costa di Rovigo nel 2002. La motivazione che spinse i suoi ideatori a credere in questo progetto fu la consapevolezza che la memoria storica della comunità di Costa di Rovigo, così come accade per molte altre realtà rurali, si sarebbe via via dispersa negli anni se non si fosse intervenuti a preservarla e a trasmetterla attraverso un’attenta valorizzazione degli “oggetti” che la costituivano. La forma scelta fu dunque quella del museo etnografico, che si propone come scopo proprio quello di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze storiche del territorio che rappresenta; attraverso l’esposizione dei vari reperti, che possono rivivere anche grazie alle testimonianze dirette, è possibile dar loro voce, far sì che questi oggetti ci “parlino” del loro passato che è anche il nostro e che ci permette di ricostruire anche l’inizio della nostra storia personale.
L’iter per la realizzazione del progetto è partito dalla ricerca di un collaboratore specialista, individuato nel dottor Camillo Corrain, sapiente esperto in materia di allestimenti museali, e l’appello ai cittadini costensi che prontamente si sono messi a disposizione.
Si sono quindi stabiliti gli ambiti di ricerca (archivistica, cartografica, geo/archeologica, fotografica, della raccolta dei materiali e della tradizione orale) e gli spazi operativi, grazie alla disponibilità di esperti come l’architetto Matteo Stoppa che hanno curato il percorso museale, o il Professor Marco Peresani, responsabile scientifico e direttore del museo, nonché docente presso l’Università di Ferrara, che ha messo a disposizione la propria professionalità per un’accurata ricostruzione storica e del territorio.
La raccolta dei pezzi è stata resa possibile grazie alle varie donazioni fatte dai concittadini, ma anche attingendo da una prima raccolta fatta dagli alunni della scuola media statale Virgilio di Costa di Rovigo sul finire degli anni ’80. Ad una prima ricognizione, è seguito poi il loro restauro ad opera del signor Giuseppe Fogagnolo ed infine i vari pezzi sono stati accuratamente catalogati.
L’allestimento attuale non è da ritenersi un punto di arrivo, bensì il punto di partenza per lo sviluppo di un’attività di ricerca permanente: oggi il museo è inserito nel Sistema Museale Provinciale di Rovigo e affianca all’attività di esposizione della collezione anche numerose attività didattiche grazie anche al recente rinnovamento dell’area esterna del palazzo.
Pagina aggiornata il 02/08/2023